Giancarlo Santalmassi: la libertà di stampa, il valore della parola e la corazza della conoscenza

“La libertà di stampa è come l’aria che respiri: te ne accorgi solo quando non c’è”. Così esordisce Giancarlo Santalmassi, maestro di giornalismo, che incontro a Porto Rotondo. Lui, dopo una carriera lunga e prestigiosa, continua a fare informazione attraverso il suo sito “santalmassiaschienadritta”. Nella home page, la mia curiosità è attirata dal sottotitolo “la radio scritta”. Mi spiega il motivo di questa sua scelta:
“Ho voluto restituire alla parola pura e semplice tutto il suo valore e peso escludendo a priori fotografie, musiche o filmati”. Santalmassi, a differenza di tanti decani della comunicazione tradizionale, ha saputo adeguarsi alla rivoluzione di Internet sfruttandone le potenzialità. Ecco le sue motivazioni: “Oltre alla mia innata curiosità, mi ha spinto la consapevolezza che la società della comunicazione non coincide con la società della conoscenza. Troppe notizie = nessuna notizia. Oggi il monopolio delle news non ce l’ha nessuno. Arrivano gratis per sms. Sono sui display delle metropolitane, dei treni, dei taxi, dei bus. In molte città italiane si fanno concorrenza cinque testate della freepress. Gli scoop sono delle esclusive, certo. Ma sono sempre più rari. L’editore puro è inesistente. Un giornale di proprietà di un gruppo, è difficile che sia libero di scrivere su un fatto se questo ricade nel perimetro di interessi del gruppo proprietario. O anche di un altro gruppo, stante la rete fitta di relazioni incrociate stesa sull’Italia. E il lettore fatica a districarsi tra le notizie vere, le presunte, le false.” Su come arginare il fenomeno delle fake news, la risposta di Santalmassi è lapidaria: “C’è un solo modo: avere cultura. Se non sai, e non conosci, possono raccontarti qualunque cosa, certi che te la bevi. L’unica corazza che puoi indossare per proteggerti dai falsi è la conoscenza.”

Giancarlo Santalmassi.JPG

Informazioni su marellagiovannelli

Giornalista, laureata in Scienze Politiche, traduttrice dal russo in inglese, ha lavorato per Agenzie internazionali. Ha collaborato con diverse testate e siti istituzionali. Ha pubblicato sei raccolte di poesie (L'estranea, Mareamore, Equatore celeste, Il giostraio a riposo, L'età del cuore, Il mare segreto delle stelle). Un suo lavoro editoriale è Porto Rotondo, storia di un'emozione (2004). Nell'estate 2011 ha pubblicato Fotograffiati con circa 400 ritratti insoliti di personaggi in vacanza. Nel giugno 2014 è tornata in libreria con il volume storico-fotografico Portorotondo: istanti contemporanei. Nel maggio 2016 ha pubblicato Piccole storie di Olbia dagli anni Venti agli anni Cinquanta. Il suo saggio Vita politica degli Ebrei in Russia dalla fine del 1800 al 1930, è stato stampato nel febbraio 2016. Quindici sue poesie sono inserite nell'antologia Il profumo rosa degli asfodeli (marzo 2019). Nel giugno 2022 ha presentato un'opera che raccoglie composizioni in versi, racconti e foto, intitolata Oltremare fra incontri e poesie, pubblicato da AG Book Publishing. A distanza di un anno, per la stessa casa editrice, firma il volume Indaco in versi e in prosa che continua e amplia il percorso. A Marella Giovannelli è stato assegnato il Premio Nazionale di Letteratura e Giornalismo Alghero Donna edizione 2018, sezione Poesia. http://www.marellagiovannelli.com/su-di-me-marella-giovannelli
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento